28 marzo 2006

BOLLITO MISTO






"Mi accusano di aver detto più volte che i comunisti mangiano i bambini: leggetevi il libro nero del comunismo e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi".
Questa è l’ultima incredibile idiozia uscita dalla bocca di un un (mezzo) uomo terrorizzato che ormai non sa più quello che dice.
In medicina quelli che sta passando il Nano Ridens vengono definiti "attacchi di panico".
Ed è perfettamente comprensibile che li abbia.
Vedendosi nettamente in calo in tutti i sondaggi, prova a dire che è in vantaggio…e nessuno gli crede.
Nei programmi televisivi e nelle interviste che rilascia prova a dire che in Italia va tutto bene, che l’occupazione è cresciuta e che gli italiani stanno bene…e nessuno gli crede.
Finge una lombosciatalgia per non andare da Confindustria, nessuno gli crede, e allora si presenta lo stesso dagli industriali, ma questi lo attaccano, lui si dimentica di zoppicare e salta in piedi…e nessuno crede che ha il colpo della strega.
Lo fischiano anche se si è portato la claque.
Nega di essersi portato la claque…e nessuno gli crede.
Cerca di fare il prepotente con una giornalista ma questa lo bacchetta, lui si offende e se ne va.
Tutti gli dicono che stavolta perderà di sicuro, e ovunque vada (tranne nei convegni di Forza Italia, ma quelli li paga) viene fischiato e preso in giro (Viva Mangano, Viva la P2), quindi dà del coglione ad un ragazzo.
Allora il "Nostro di Arcore" cerca di dare la colpa ai suoi alleati…ma questi gli si rivoltano contro, sia in caso di vittoria, che in caso di sconfitta.
In caso di vittoria del centro-destra, dicono i suoi alleati, il capo del Governo sarà chi ha preso più voti e non per forza Berlusconi e lo accusano di perdere voti nei faccia a faccia.
In caso di sconfitta, dicono sempre i suoi alleati, ognuno per conto proprio.
Il suo avversario alle elezioni lo gela: in caso di vittoria, probabile secondo i sondaggi, verrà varata una legge sul conflitto di interessi.
E verranno cancellate tutte le leggi ad personam che tanta fatica erano costate a Bellachioma, quelle che lo hanno salvato dai processi, quelle che lo hanno fatto salire nella graduatoria degli uomini più ricchi del mondo (mentre sono aumentati gli italiani che non arrivano alla fine del mese) e quelle "salva-amichetti-che potrebbero testimoniare contro di lui".
Verrebbe il panico anche a me…se fossi disonesto.
I suoi guai, secondo lui, erano iniziati a causa della sua entrata in politica per colpa dei giudici comunisti.
Eppure le prime perquisizioni, le prime accuse formali e i primi processi sono iniziati PRIMA del 1994, quando è entrato in politica, e nessuno allora sapeva che odiasse i comunisti.
Temo che, anche in questo caso, nessuno gli creda più.
Visto come stanno andando le cose negli ultimi tempi all’uomo con le orecchie più grandi d’Italia (ci avete mai fatto caso quando è di profilo?Sono più grandi della testa) ha ben ragione di farsi prendere da crisi di panico e crisi isteriche, vede il suo sogno svanire e, quel che è peggio, vede iniziare un incubo.
Quindi si sente in diritto di dire tutto quello che gli viene in mente, tanto ormai, o non lo sentono, o non gli credono o peggio ancora lo sfottono.
Lui, abituato a comandare e ad avere intorno solo leccapiedi, viene deriso.
Che carogne!
Un’altra perla che è uscita dalla sua bocca, l’indomani dell’uscita del film "Il Caimano" di Nanni Moretti, è stata "Sì, sono il caimano, e vi mangio in un boccone".
La prossima volta dirà "Sono il lupo cattivo, e con un soffio ti butto giù la porta, se non mi voti"?
Un consiglio spassionato sarebbe quello di iniziare i prossimi comizi con la storiella del fantasma formaggino, che quella non passa mai di moda.
O quella che inizia "Ci sono un italiano, un inglese e un francese…".
Però stavolta, invece di agitare una sciabola come ha fatto di recente, dovrebbe vestirsi da Robin Hood, ma al contrario, quello che ruba ai poveri per dare ai ricchi, sarebbe più appropriato.
Ma ci stavamo dimenticando una cosa importante, i cinesi non sono stati per niente contenti delle dichiarazioni di Berluscolo, il nanetto di Arcore.
Il Ministro degli Esteri cinese ha dichiarato oggi all’agenzia Reuters "Siamo scontenti di queste chiacchiere senza senso" e ha poi aggiunto "Le parole e le azioni dei leader italiani dovrebbero andare a beneficio della stabilità e dello sviluppo di relazioni amichevoli tra Cina e Italia".
Lo sanno tutti che i cinesi preferiscono cuocere al vapore o friggere, ‘gnurant!!!
Visto che i musulmani (la nostra è una civiltà superiore), i tedeschi ( la storia del Kapò), gli spagnoli (le corna al Ministro degli Esteri spagnolo) e gli olandesi (leggi olandesi naziste) erano pochi, facciamo incazzare anche i cinesi, che sono solo un miliardo e trecentomila.
Se poi il Nano dovesse fare la fine del suo amico Craxi e, un domani, finire latitante (volesse il cielo, anzi no, deve pagare qui), voglio vedere dove scappa che sta sulle palle a tutti.
A già, in America dal suo amico George Doppiomalto Bush, ma bisogna avvertire il Nanetto, nel caso un giorno dovesse prendere in considerazione l’idea, che negli Stati Uniti la pena per chi falsifica un bilancio va dai dodici ai venticinque anni.
Allora credo che rimarrebbe in Italia, tanto ha settant’anni e beneficerebbe dei domiciliari, finalmente potrebbe divertirsi in giardino con i suoi sei fratelli e Biancaneve.
Berluscolo.
Purtroppo temo che vederlo pagare per i reati che ha commesso e per quello che ha fatto all’Italia sia, in percentuale, facile come fare sei al Superenalotto.
Ma io la schedina la gioco lo stesso…
A presto con la lista dei candidati del centro-destra pregiudicati, prescritti o assolti in circostanze misteriose, sempre se prima non ci saranno altre perle dell’Uomo più indagato di Italia1 o dei suoi scagnozzi.

27 marzo 2006

OGNI VOLTA CHE PARLA...



Sembra impossibile, ma l’ex ministro Calderoli, "Pota" per i pochi amici che ha, si ostina a parlare, e ogni volta fornisce materiale a chi fa satira.
Per questo, onestamente, va ringraziato.
Parla di castrazione, e di tutto quello che gli passa per la testa…cioè il vuoto.
La nuova proposta dell’odontotecnico di Bergamo bassa è fantastica…
Pillole contro la libido per gli extracomunitari…
Non ci sarebbe bisogno di aggiungere niente, ma noi siamo perfidi e allora aggiungiamo.
Secondo il "Pota", bisognerebbe obbligare gli extracomunitari (quindi tutti quelli che non fanno parte della comunità europea?) che non hanno una donna, a prendere una pillolina per azzerare l’eccitazione sessuale quando vengono in Italia.
Chissà cosa ne pensano i professionisti americani, svizzeri, giapponesi, (extracomunitari in quanto non europei) che vengono in Italia per i meeting, o quei pochi che ancora vengono ad investire in Italia.
Cosa ne penserebbero i turisti?
Chissà se, il candidato leghista, darebbe "la pillola" anche ad un Capo di Stato.
Il pazzo del po ha detto che devono entrare con una donna, altrimenti, senza donna che prendano la pillola.
Il discorso dello pseudo-uomo Calderoli è questo:
Gli extracomunitari entrano in Italia senza una donna, le prostitute con loro non vogliono andare (sono troppo occupate a soddisfare i desideri dei dentisti di Bergamo bassa) e allora loro stuprano le nostre donne.
Augh!!! Ha parlato!
In realtà i casi di stupro, purtroppo, sono più frequenti nell’ambito domestico, e quelli compiuti da estranei, oltre a non essere spesso denunciati per paura o vergogna, spessissimo sono effettuati da persone italianissime.
Un’idea che non è ancora venuta in mente al simpatico xenofobo è di mettere una bella cintura di ferro battuto a tutti gli extracomunitari, tipo cintura di castità, e di restituire la chiave solo quando ripartono dall’Italia.
Ma non è detto che non lo dica presto, abbiate fiducia.
Sulla maglietta mostrata dal "Mostro del po" non abbiamo volutamente fatto commenti, ma ora, ripensandoci, pubblichiamo un commento fatto proprio il giorno seguente allo show dell’allora ministro.
IL SUPERMAN SOVRAPPESO O IL CICCIO DI NONNA PAPERA?
Usando un eufemismo verrebbe da dire:"Ha combinato un bel casino".
Quando, ospite al DOPO_TG di Rai1, quindi una rete nazionale, Calderoli "il caldo" ha aperto la camicia e ha mostrato la maglietta che indossava sotto, con grande stupore di tutti, sulla maglietta non appariva una grande "Esse" gialla come Superman, ma una delle vignette pubblicate da un giornale della destra danese che nei giorni precedenti aveva scatenato l’ira del mondo islamico con conseguenti attacchi ad ambasciate, bandiere bruciate, tentativi di linciaggio e tutto quello a cui ci hanno abituato gli estremisti.
Di qualsiasi religione o parte politica.
Il direttore del TG1, Clemente J. Mimun, già noto per aver eliminato l’audio nei comizi di Berlusconi quando questi veniva sonoramente fischiato dal pubblico, ha deciso di mandare in onda l’intervista a Calderoli e il gesto della maglietta, benché fosse registrata.
Ci aspettiamo che qualcuno prenda dei provvedimenti anche nei confronti di Mimun, perché, un conto è la libertà di stampa, un altro è l’irresponsabilità e l’incitamento alla violenza.
Ma torniamo al gesto di Calderoli.
Questo simpatico gesto, fatto mentre mostrava un sorriso che farebbe cattiva pubblicità anche ad un dentista non vedente, ha provocato l’attacco al Consolato italiano di Bengasi, in Libia, il tentativo di linciaggio degli italiani ivi residenti e la morte di quattordici persone e il ferimento di una trentina di persone durante gli scontri con la polizia.
Per fortuna nessuna delle vittime era italiana, né tantomeno padana.
Solo gente "abbronzata" come li ama definire l’ormai ex-ministro Calderoli.
Infatti "signora abbronzata" è come Calderoli ha definito Rula Jebreal, bravisima e bellissima conduttrice palestinese de La7.
Sembrava di assistere a "La bella e la bestia" nello studio di Matrix, solo che stavolta la bestia non era Mentana.
(Mentana, grazie ad uno scoop del "suo" TG5, che diffuse la notizia delle accuse a Dell’Utri, risparmiò a quest’ultimo la custodia cautelare, per un cavillo, risparmiandogli, di fatto, di finire in galera)
La giornalista de La7 ha elegantemente evitato di rispondere al pagliaccio bergamasco, anche se immaginiamo, ne avrebbe avute da dire, e ha così fatto la figura che merita di fare una professionista seria, e facendio fare a Calderoli la figura che merita di fare sempre…non aggiungiamo parolacce, scegliete voi quella che preferite.
Tornando alla maglietta, dopo l’ovvia richiesta di dimissioni da parte di tutta la classe politica italiana, l’instancabile Calderoli ha nuovamente aperto bocca, e stavolta ha chiesto un gesto di distensione al mondo islamico in cambio delle sue dimissioni.
Forse avere la moglie ospite fissa su La7, nel programma di Chiambretti, lo ha un po’ confuso, in effetti se invitano tua moglie in un programma televisivo potresti anche pensare di essere "uno che conta", ma se poi scopri che il programma si chiama "Markette", hai anche il diritto ad essere un po’ arrabbiato.
Forse "l’uomo del nord" Boccuccia Tremonti, noto appassionato di vini (non c’era bisogno che ce lo dicesse lui, si capiva benissimo sentendolo parlare) gli ha regalato qualche bottiglia di vino.
Lui le ha bevute e poi ha scoperto che l’Islam vieta e condanna l’uso di alcool, allora ha pensato che fosse un attacco personale.
Forse era abituato all’aria pura degli splendidi boschi bergamaschi e venendo a Roma gli è mancato un po’ di ossigeno al cervello.
Forse.
Comunque sia a nessuno è passato per la testa di scusarsi con lui e allora lui…si è dimesso lo stesso.
Certo che a conti fatti al politico che vorrebbe somigliare a Superman, ma che somiglia a Ciccio, l’aiutante di Nonna Papera, e che farebbe bene a copiare il suo stile di vita (mangiare, dormire e farsi gli affari propri) non è convenuta quest’ultima esternazione.
Non solo ha dovuto rinunciare alla carica di ministro, è stato anche denunciato dalla Procura di Roma per vilipendio alla religione, e ora il suo bel faccione da pubblicità CEPU è apparso in siti internet fondamentalisti vicini ad Al Queida con sotto la bella scritta "maiale italiano".
Visto il temperamento un po’ "turbolento" di certe persone…io non dormirei tranquillo.
(FEBBRAIO 2006)

23 marzo 2006

PERCHE' S'INCAZZA?



Silvio berlusconi in data 22 Marzo 2006 si reca in visita a Genova.
Mentre esce dal teatro lirico Carlo Felice, sorridendo ai giornalisti, viene raggiunto da un epiteto provocatorio di un giovane, Paolo R., 23 anni, che gli grida:"Viva Mangano, Viva la P2".
Il Cavaliere più indagato d’Italia1 allora torna indietro e affronta faccia a faccia il giovane, apostrofandolo così:"Non permetterti di parlarmi così.Io sono una persona perbene.Tu sei solo un povero coglione".
A parte i complimenti per il self-control e l’educazione manifestati dal Nano Ridens, degno di un uomo sull’orlo di una crisi di nervi, ci sorge spontanea una domanda:
Perché si è così arrabbiato?
In fondo è stato lui ad iscriversi alla P2, tessera numero 1816, ricevendo anche una condanna per aver dichiarato il falso dal Tribunale di Verona, per aver mentito sulla reale data della sua associazione alla loggia.
Condanna non scontata grazie ad un’amnistia.
Ma era stato riconosciuto colpevole!
Ed è stato sempre lui ad assumere, tramite Marcello Dell’Utri, il boss mafioso Vittorio Mangano nella sua villa di Arcore, in qualità di stalliere e tuttofare.
Mangano è stato riconosciuto essere un capo-mandamento della famiglia di Portanuova, a Palermo e condannato per omicidio, traffico di droga e altri reati connessi.
La famiglia di Portanuova faceva capo a Pippo Calò, boss mafioso tristemente noto alla cronaca per essere uno dei più spietati mafiosi ai vertici della cupola.
Calò, insieme a Stefano Bontade, Tommaso Buscetta e altri mafiosi del loro calibro, era uno dei clienti della Banca Rasini, della quale era allora direttore un certo Luigi Berlusconi, padre del nostro nanetto.

Strano che dei boss mafiosi che vivevano a Palermo avessero dei conti aperti in una banca di Milano...
La Banca Rasini è stata la prima banca a dare delle garanzie al giovane Silvio per ricevere i soldi in prestito da una finanziaria svizzera, anch’essa nota all’Interpol per essere implicata nel riciclaggi di denaro sporco della mafia italiana e dei narcotrafficanti colombiani.
Grazie a quei soldi il giovane Silvio ha potuto iniziare la sua carriera di imprenditore edile.
Vittorio Mangano, morto poi di cancro in carcere, secondo le testimonianze di numerosi amici di Berlusconi, non era un semplice tuttofare, ma "uno di famiglia", come riferisce lui stesso al Corriere della Sera in un’intervista.
Ora, se un giovane gli ricorda Mangano e l’iscrizione alla P2 il Nano Ridens dà in escandescenza e dice di essere una persona perbene.
Quel ragazzo non gli ha mica strillato "delinquente" o "mafioso", gli ha solo detto "viva Mangano", suo vecchio amico, e "viva la P2", loggia nella quale si è iscritto di sua spontanea volontà, mica glielo ha ordinato il medico…e allora cosa ha da incazzarsi?
Esistono delle agenzie, più o meno segrete, raggiungibili tramite internet, che, dietro lauti compensi, procurano nuove identità, nuovi documenti e forniscono un nuovo passato…perché invece di rinnegare i vecchi amici non si mette a cercare un po’ su internet, caro Cavaliere?
Certo non è legale, ma come si dice, fatto 30…?

21 marzo 2006

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Grabby

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Se poi non vi va...
...Grazie lo stesso.

20 marzo 2006

DIFENDERSI A VICENZA




Una crisi di nervi in perfetto stile "Il Vizietto" è quella che è venuta al Nano Ridens al congresso di Confindustria quando gli è stato fatto presente che questi cinque anni di Governo sono stati "cinque anni di sviluppo economico mediocre e riforme strutturali modeste".
Poi è stato sonoramente fischiato, nonostante si fosse portato la claque.
Ebbene sì, sebbene fosse stata abolita la figura della claque durante le manifestazioni teatrali (le apparizioni del Nano lo sono sempre), lui si è portato un seguito di 250 persone.
Il corrispondente ANSA e il vicepresidente di Confindustria, Andrea Pininfarina, hanno apertamente parlato di persone inattese arrivate alle 12,30 (mezz’ora prima dell’arrivo di Bellachioma), e andati via subito dopo l'intervento di Berlusconi e nel comunicato di replica al premier diffuso da Confindustria, si parla di un convegno "aperto a cittadini, amministratori pubblici e rappresentanti politici, peraltro curiosamente aumentati ieri nella parte finale della mattinata".
Stranamente questi 250 sono stati gli unici ad applaudirlo, quando, alzandosi di scatto (ma non aveva la lombosciatalgia?) ha iniziato a farneticare: "L'imprenditore che dà il suo appoggio alla sinistra è uscito di testa. Chi appoggia la sinistra e si mette sotto il mantello protettivo di Magistratura democratica significa che ha qualcosa da nascondere, qualche scheletro nell'armadio".
Detto da uno che ha fatto cambiare le leggi dai suoi avvocati (Ghedini e Pecorella, anche parlamentari di Forza Italia) alla vigilia dei suoi processi questa affermazione fa sorridere.
Ricordandosi che aveva la sciatica ha poi ripreso a zoppicare.
Sulla battuta, come sempre di cattivo gusto, che la lombosciatalgia gli è venuta dopo una acceso confronto con una rappresentante della CGIL preferiamo sorvolare, vista la cosiderazione mostrata, da sempre, dal barzellettiere nei confronti delle donne.
"Invito gli imprenditori stranieri a venire ad investire in Italia, visto che abbiamo bellissime segretarie" tanto per citare una sua frase.
Nonostante sia i giornali italiani che quelli esteri abbiano apertamente parlato di "crisi isterica" e di "stanchezza del premier" c’è ancora chi lo difende.
E chi è?
Il prode 007 all’amatriciana Sto-race, già nella bufera per le intecettazioni ai danni dei suoi avversari durante la campagna per le elezioni regionali, a causa delle quali sono finite in galera 11 persone, e servite anche a poco visto che ha sonoramente perso.
Trombato dai suoi elettori per la presidenza della regione, è stato messo alla Sanità, (un ministero che conta poco…solo la salute della gente) ma da lì si è dovuto dimettere a causa di questo scandalo.
Che sfiga!
Però il cinghiale Sto-race è stato difeso dal Nano Ridens, che ha considerato il gesto di dimettersi come gesto di grande moralità.
Se uno viene accusato di un fatto del genere è il minimo che si dimetta, almeno finché non si accertano le responsabilità.
Ma questo, per il Cavaliere Pluri-indagato, è un discorso assurdo, altrimenti starebbe già da anni ad Arcore a parlare con gli altri sei nani che ha in giardino, a causa degli arresti domiciliari.
Sto-race ha infatti affermato che quello di Berlusconi è stato un giusto scatto, per rispondere agli attacchi portati dagli idustriali (comunisti).
-Io difendo te sulle intercettazioni e tu difendi me sulle mie crisi isteriche- non fa una piega no?
Un altro che ha difeso "L’uomo più indagato d’Italia1" è stato Renato Brunetta dei Ricchi e Poveri, consigliere economico di Palazzo Chigi, ma più noto alle cronache per essere l’unico uomo in Italia ad essere più basso di Berlusconi.
L’ex cantante vincitore di più di un Sanremo ha addirittura detto, questa mattina a La7, che lo scatto del Nano Ridens, è arrivato troppo tardi.
Caro Brunetta, prima il tuo onnipotente non poteva farlo, ha avuto da fare ad attaccare, nell’ordine, giornali, televisioni, università, scuole superiori, magistratura, Banche, alleati di Governo, sindacati, padri di famiglia che non sono capaci di guadagnare più soldi per le loro famiglie, casalinghe che non sanno fare la spesa, e tutti quelli con la maglietta rossa, perché lui il rosso non lo può proprio vedere, e quindi non aveva materialmente il tempo per attacare Confindustria.
Non era per mancanza di volontà, solo per mancanza di tempo!!!
P.S. (Fuori tema)
Ma Giovanardi non era il Minstro per i rapporti con il Parlamento?
E allora perché vuole rovinare i nostri rapporti con l’Olanda con esternazioni idiote?
Dare dei nazisti agli olandesi poi, visto che la coalizione della quale fa parte si è alleata per le elezioni con i neo-fascisti, che inneggiano, tra l’altro, al nazismo, non mi sembra molto coerente.

14 marzo 2006

...E IL NANO SE NE VA



Il piccolo uomo è finito.
Se un tempo bisognava almeno riconoscere a Bellachioma di essere in grando di bucare lo schermo, ora non lo sa più fare e pensare a quanto ha speso tra trapianti, tiraggi della faccia, tacchi e rialzi nelle scarpe, ma tanto lo ha fatto con i soldi degli italiani.
Già, soldi degli italiani, perché in una comunità, se uno solo si arricchisce mentre tutti gli altri si impoveriscono vuol dire che prende soldi che non sono i suoi.
Pochi giorni fa il Nano Ridens è stato ospite di un programma su Tele Lombardia, stranamente non sua, ed è stato un disastro.
Quegli sciagurati dei giornalisti, non stipendiati da lui, gli facevano delle domande, intendo domande vere non tipo: "ci potrebbe spiegare il suo programma?", ma tipo: "Come mai le famiglie italiane si stanno indebitando nonostante lei dica che in Italia va tutto bene?", e lui rispondeva serafico: "Bene, vuol dire che hanno fiducia nel futuro", gelo in studio…e anche a casa.
Il fenomeno da baraccone rispondeva anche che "Montezemolo parla solo a nome suo e non a nome degli industriali", ma Montezemolo non è il Presidente di Confindustria, ovvero il rappresentante degli industriali?
Forse il Nano non se lo ricordava.
Non contento ha anche consigliato "Agli italiani che guadagnano troppo poco…di cercare di guadagnare di più"…E GRAZIE AL C…
ci verrebbe da dire, se non fossimo troppo educati.
La trasmissione è andata avanti in questo modo, una specie di "Scherzi a parte" ai danni del Cavaliere Pluri-indagato.
Ma il declino televisivo del Nano non è finito qui.
Ospite di Lucia Annunziata nella trasmissione "In Mezz’ora" il piccolo uomo addirittura alza i tacchi, i rialzi e se ne va…dopo solo venti minuti.
Il tutto poi solo per un piccolo malinteso: la Annunziata voleva fargli delle domande.
Allora è una fissazione.
Ma non lo sapeva la Annunziatosky che già gli erano state fatte pochi giorni prima e che quindi per i prossimi cinque anni lui era a posto?
Roba da matti.
Come se uno che si candida per governare il Paese debba pure saper rispondere a delle domande, magari le stesse che gli farebbero gli elettori.
La settimana scorsa a Matrix, quando Diliberto gli faceva delle domande, lui tirava fuori il "Libro nero sul comunismo", mica rispondeva, si sa che il più grande barzellettiere d’Italia espone il suo programma, fa un comizio, racconta qualche barzelletta o al massimo mostra un dito medio alzato, ma alle domande non risponde!!!
E nonostante abbia cercato di evitare le domande ha perso nettamente il faccia a faccia con Diliberto, pensa se avesse risposto.
Terminate tutte le copie del libro nero da regalare, il Nostro di Arcore ha deciso di usare una frase da quinta elementare: "Se non mi fa esporre il mio programma, mi alzo (ma non era già in piedi?) e me ne vado".

Sarà stato il prode Tremonti a suggerirgliela?
Comunque stasera, il confronto con Prodi, avrà Clemente Mimun come moderatore, una faccia rassicurante essendo il direttore del TG1 quello che taglieva i fischi dai comizi del Nano Ridens che mandava in onda durante i servizi del primo telegiornale italiano e poi andrà da Vespa...e se pure Vespa inizia a fare domande allora l'Italia è davvero in mano ai comunisti.
Casa della Legalita

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