14 marzo 2006

...E IL NANO SE NE VA



Il piccolo uomo è finito.
Se un tempo bisognava almeno riconoscere a Bellachioma di essere in grando di bucare lo schermo, ora non lo sa più fare e pensare a quanto ha speso tra trapianti, tiraggi della faccia, tacchi e rialzi nelle scarpe, ma tanto lo ha fatto con i soldi degli italiani.
Già, soldi degli italiani, perché in una comunità, se uno solo si arricchisce mentre tutti gli altri si impoveriscono vuol dire che prende soldi che non sono i suoi.
Pochi giorni fa il Nano Ridens è stato ospite di un programma su Tele Lombardia, stranamente non sua, ed è stato un disastro.
Quegli sciagurati dei giornalisti, non stipendiati da lui, gli facevano delle domande, intendo domande vere non tipo: "ci potrebbe spiegare il suo programma?", ma tipo: "Come mai le famiglie italiane si stanno indebitando nonostante lei dica che in Italia va tutto bene?", e lui rispondeva serafico: "Bene, vuol dire che hanno fiducia nel futuro", gelo in studio…e anche a casa.
Il fenomeno da baraccone rispondeva anche che "Montezemolo parla solo a nome suo e non a nome degli industriali", ma Montezemolo non è il Presidente di Confindustria, ovvero il rappresentante degli industriali?
Forse il Nano non se lo ricordava.
Non contento ha anche consigliato "Agli italiani che guadagnano troppo poco…di cercare di guadagnare di più"…E GRAZIE AL C…
ci verrebbe da dire, se non fossimo troppo educati.
La trasmissione è andata avanti in questo modo, una specie di "Scherzi a parte" ai danni del Cavaliere Pluri-indagato.
Ma il declino televisivo del Nano non è finito qui.
Ospite di Lucia Annunziata nella trasmissione "In Mezz’ora" il piccolo uomo addirittura alza i tacchi, i rialzi e se ne va…dopo solo venti minuti.
Il tutto poi solo per un piccolo malinteso: la Annunziata voleva fargli delle domande.
Allora è una fissazione.
Ma non lo sapeva la Annunziatosky che già gli erano state fatte pochi giorni prima e che quindi per i prossimi cinque anni lui era a posto?
Roba da matti.
Come se uno che si candida per governare il Paese debba pure saper rispondere a delle domande, magari le stesse che gli farebbero gli elettori.
La settimana scorsa a Matrix, quando Diliberto gli faceva delle domande, lui tirava fuori il "Libro nero sul comunismo", mica rispondeva, si sa che il più grande barzellettiere d’Italia espone il suo programma, fa un comizio, racconta qualche barzelletta o al massimo mostra un dito medio alzato, ma alle domande non risponde!!!
E nonostante abbia cercato di evitare le domande ha perso nettamente il faccia a faccia con Diliberto, pensa se avesse risposto.
Terminate tutte le copie del libro nero da regalare, il Nostro di Arcore ha deciso di usare una frase da quinta elementare: "Se non mi fa esporre il mio programma, mi alzo (ma non era già in piedi?) e me ne vado".

Sarà stato il prode Tremonti a suggerirgliela?
Comunque stasera, il confronto con Prodi, avrà Clemente Mimun come moderatore, una faccia rassicurante essendo il direttore del TG1 quello che taglieva i fischi dai comizi del Nano Ridens che mandava in onda durante i servizi del primo telegiornale italiano e poi andrà da Vespa...e se pure Vespa inizia a fare domande allora l'Italia è davvero in mano ai comunisti.
Casa della Legalita

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