07 giugno 2006

AMMINISTRATIVE, NIENTE SFRATTI...





"Il 61 a 0 non c’è più perché è cambiato il sistema elettorale, se non fosse cambiato avremmo vinto 61 a 0"
(TOTO’ CUFFARO)
E meno male che l’hanno cambiata loro.
Grazie di nuovo alla legge elettorale voluta solo dal centrodestra.
E grazie ancora al compagno Mirko Tremaglia, sempre nei nostri pensieri.
Cuffaro, sotto processo per mafia contro una vittima della mafia, Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo ucciso dalla mafia nel 1992.
Ignazio LoRozzo dice che Rita Borsellino ha usato il suo nome per candidarsi.
Anche Totò Cuffaro, sotto processo per essere una talpa della mafia, per aver avvisato due boss mafiosi che le forze dell’ordine stavano investigando su di loro, e date le prove evidenti probabilmente sarà condannato, e quindi costretto a dimettersi , invece ha usato il nome delle famiglie mafiose per farsi eleggere….
E poi dice che "i siciliani sono gente per bene", veramente "gente" sarebbe singolare, si dice "è gente per bene" , Totò.
E poi rilancia il ponte sullo stretto di Messina, tanto caro alla mafia per poter meglio trasportare sul "continente" qualsiasi merce, in quanto i traghetti e le navi sono più facilmente controllabili.
Opera oltretutto molto duratura, circa 100 anni a causa dello spostamento delle falde terrestri ( almeno quelle non controllate dalla mafia) e con un rapporto durata-prezzo che anche i capelli trapiantati da Don Silvio a settant’anni sembrerebbero un buon affare.
Siamo vicini a chi ha votato per l’antimafia, e disprezziamo chi ha votato per Cuffaro.
Alemanno Uber Alle non sembra aver vinto.
Forse mostrare la croce celtica attaccata al collo e raccontare di essere stato arrestato per aver tirato una bomba incendiaria contro l’ambasciata dell’ex Unione Sovietica non ha fatto una grande pubblicità a Gianni-Pinotto Alemanno.
In un precedente commento paragonavamo la voce di Alemanno a quella di una dei Simpson, ma ora dobbiamo ritrattare, somiglia di più a Pinotto del celebre duo comico Gianni e Pinotto.
In evidente stato confusionale l’ex ministro ha anche affermato che i romani non hanno manifestato a Walter Veltroni l’affetto che lui si aspettava.
Veltroni ha vinto solo con più del 60% dei voti, che doveva fare di più, trombargli la moglie?
Ha anche affermato che è stato penalizzato dalla colica renale di Veltroni, che non gli ha permesso (neanche fosse lui il favorito) di fare un faccia a faccia con l’apprezzato sindaco romano.
Detto ciò auguriamo una colica renale all’ex (godo a scriverlo) ministro Alemanno, così vedrà cosa vuol dire.
L’uomo che Forrest Gump definirebbe con gli occhi troppo vicini e che si tocca sempre lì ha anche detto che farà una dura opposizione…dall’alto del suo quasi 40% , vedremo.
Eppure lo sapeva Gianni-Pinotto Alemanno che a Roma non è ben visto, si era già candidato tre volte a varie cariche comunali e non era mai stato eletto, ora ha provato a quella di sindaco e anche qui è stato sconfitto, e quattro….LO VUOI CAPIRE??? ROMA NON TI VUOLE.
Un altro ministro si è candidato sindaco.
Rocco-Siffredi-Buttiglione.
Dopo aver raggiunto il grande traguardo del 29% l’ex ministro (e godo a dire anche questo) ha affermato:
"Abbiamo regalato la gestione mediatica delle olimpiadi invernali al comune di Torino", un uomo allo sbaraglio, il Mr. Bean italiano, la colpa non è sua…è di chi lo manda in giro da solo.
Cacciato prima di entrare come commissario europeo per un’infelice uscita sugli omosessuali e le madri senza marito, accostato ironicamente a Socrate in quanto filosofo (???) ogni volta che apre bocca fa quasi tenerezza.
Purtroppo è stato candidato sindaco proprio all’ultimo momento altrimenti, se i torinesi lo avessero conosciuto un po’ meglio, sarebbe arrivato al 2%.
Letizia-Stanlio-Moratti.
Purtroppo vale il discorso fatto per Cuffaro, anche se in modo diverso…chi l’ha votata se la merita e ci dispiace per chi non l’ha votata.
Certo la Moratti non è accusata di mafia, almeno questo, ha solo la colpa di aver rovinato l’istruzione in Italia con delle riforme a dir poco pessime, e non è poco.
Appena nominata sindaco ha cambiato nome al Ministero, da Ministero della PUBBLICA istruzione a Ministero dell’istruzione, tanto per far capire subito quello che aveva in mente.
Ha favorite le scuole private danneggiando di conseguenza quelle pubbliche (ma lei ha amicizie tra i proprietari di scuole private mica in quelle pubbliche) e ha fatto in modo che la figura del ricercatore scompaia nel giro di pochi anni offrendo ai nuovi ricercatori un contratto di tre anni rinnovabile una sola volta e poi…in mezzo ad una strada.
Complimenti.
Avendo fatto così bene nel mondo dell’istruzione tanto da riuscire ad unire studenti ed insegnanti in manifestazioni contro la sua riforma, ora si occuperà di gestire una città come Milano.
In bocca al lupo, naturalmente ai milanesi che la contesteranno.

Casa della Legalita

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