11 maggio 2006

VERGOGNA!!!



Vergogna.
L’unica parola per commentare l’ennesima prima pagina dello pseudo-giornale di Feltri è questa.
A poche ore dall’elezione del Presidente della Repubblica Italiana, il Baby-pensionato, condannato per calunnia e radiato dall’ordine dei giornalisti, Vittorio Feltri, si permette di offendere la più alta carica dello Stato.
Solo per vendere una quindicina di copie in più, visto che le altre le regala alle uscite della metropolitana, e così facendo arriva al numero di copie stampate che gli permette di prendere i finanziamenti dallo Stato che tanto disprezza.
Fuma la pipa, scommette sui cavalli ed ha pubblicato immagini di bambini vittime di pedofili sul suo giornale.
Per questo è stato radiato dall’ordine dei giornalisti, ma fa il direttore di un giornale, infatti lui di giornalista ha ben poco.
La sentenza del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti afferma che «Vittorio Feltri ha operato al di fuori del dettato costituzionale e delle norme deontologiche dalla professione giornalistica fissate per legge», e «merita la massima sanzione, quella della radiazione, avendo, con la sua condotta, gravemente compromesso la dignità professionale fino a rendere incompatibile con la dignità stessa la sua permanenza nell'Albo».
Non pago di ciò, il grande giornalista d’assalto (assalto ai soldi di Berlusconi) ne combina un’altra.
Il giudice monocratico di Bologna Letizio Magliaro condanna il direttore di Libero, Vittorio Feltri, ad un anno e sei mesi per la diffamazione del senatore Ds Gerardo Chiaromonte, poi scomparso nel 2003.
Il processo era relativo ad un articolo apparso a fine anni '90 sul Qn, il quotidiano di cui a quel tempo Feltri aveva assunto la direzione.
Nell’articolo il nome del senatore veniva indicato come uno di quelli inseriti nel dossier Mitrokhin, compilata da un ex archivista del Kgb (un Igor Marini sovietico) ovvero la lista di collaboratori occulti dell'Unione Sovietica.
Vittorio Feltri viene nuovamente condannato, stavolta per diffamazione, ad un anno e sei mesi.
L’unico a difenderlo, guarda caso, è Berlusconi.

«Resto sconcertato di fronte alla notizia che un giornalista del calibro e con la storia professionale di Vittorio Feltri venga condannato, per di più ad una pena assolutamente straordinaria, un anno e mezzo di reclusione, per un reato di opinione» ha detto il Cavaliere in una nota. Si tratta, ha aggiunto di «una pena che in Italia non viene comminata per reati ben più gravi. A questo punto è definitivamente urgente la depenalizzazione dei reati a mezzo stampa che la Camera ha già approvato a larga maggioranza».

Poi il liberale Nano Ridens Berlusconi, licenzia Biagi, Santoro, Luttazzi e impedisce di lavorare a Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, Paolo Hendel, Beppe Grillo, e tanti altri, la lista sarebbe lunghissima.
Ma questa è un’altra storia, come direbbe qualcuno.
A proposito, anche quello che diceva “ma questa è un’altra storia” viene censurato, Carlo Lucarelli, per la trasmissione “Blu Notte” sulla storia della mafia.
Perché Berlusconi ha censurato una puntata sulla mafia?
Ma Dell’Utri è condannato a nove anni per mafia.
Ai posteri l’ardua sentenza, si dice in questi casi.
Per concludere torniamo a Feltri, anche se non vorremmo.
L’undici Aprile, il giorno dopo le elezioni, la sua sagacia esce di nuovo e prepotentemente titola su “Libero”(ex Infostrada visto che appena nato aveva una pagina sì e una no con la pubblicità Infostrada, e anche il titolo del giornale riportava i colori della ditta telefonica)
“MORTA, MORTA, MORTADELLA”
“Silvio vince al Senato, testa a testa alla Camera. Ma in ogni caso Prodi ha fallito”.
Dopo l’elezione del Presidente della Camera, quella del Presidente del senato, e quella del Presidente della Repubblica, a noi non sembra che Silvio abbia vinto, e che Prodi abbia fallito l’obbiettivo.
Ma in fondo Feltri ha un cervello tutto suo, e poi i grandi primati (intesi come grandi scimmie), dice Zapatero, vanno protetti.


Concludiamo con frasi celebri e pensierini...

Silvio Berlusconi, dopo aver minacciato “lo sciopero fiscale” ( in realtà si chiama evasione fiscale, e proporlo significa istigazione a delinquere) deve aver parlato con i suoi ottanta, e dico OTTANTA avvocati, che lo hanno consigliato.
Infatti alla domanda di una giornalista sull’intenzione di uno “sciopero fiscale” ha risposto “ma noooo, risponderemo con le armi democratiche, e una durissima opposizione, come ci hanno insegnato i nostri avversari”.
Avesse almeno imparato qualcosa.



Indovina chi lo ha detto?

"Io volevo stabilire la normalita' della vita politica italiana. Ma come si e' risposto a questo mio principio? Con una campagna giornalistica durata nei mesi di giugno, luglio, agosto, campagna immonda e miserabile che ci ha disonorato per tre mesi. Le piu'fantastiche, le piu' raccapriccianti, le piu' macabre menzogne sono state affermate diffusamente su tutti i giornali..."
(Benito Mussolini: 1924).


"L'avviso di garanzia ad Andreotti per mafia è la fine del regime: lo dimostra l'autentico boato che ha salutato la notizia da me data alle migliaia di veronesi che affollavano il mio comizio ... Ormai mi sento a disagio nel frequentare questo Parlamento ... L'avviso di garanzia ad Andreotti per fatti di mafia segnano la fine ingloriosa del regime e dimostrano inequivocabilmente la delegittimazione delle Camere ... A questo punto occorre chiedersi che senso ha restare in Parlamento" (G. Fini 1993)
"La candidatura di Andreotti al Senato può rappresentare un momento di verità e di novità" (G. Fini 2006)

Gianni Letta, candidato Presidente della Repubblica della destra, oltre ad essere stato segretario alla presidenza del Consiglio, è un dipendente di Berlusconi. Letta, pur in aspettativa, è un alto dirigente del gruppo Fininvest, quindi dipendente di quello che dovrebbe essere il capo di una coalizione, ed è normale candidarlo come Presidente della Repubblica, o no?


La truffa dei 1000 euro ai bambini extracomunitari
Questa è certamente la prima lettera che ti viene indirizzata. E' il tuo Presidente del Consiglio a scriverti per porti probabilmente anche la prima domanda della tua vita. Lo sai che la nuova legge finanziaria ti assegna un bonus di 1000,00 (mille/00) euro?I tuoi genitori potranno ritirarli presso l'Ufficio Postale XXX (...) Un grosso bacio Silvio Berlusconi

E' il testo della lettera inviata poco prima delle elezioni a tutti i 600 mila bambini nati nel 2005, fra essi c'erano anche moltissimi bambini extracomunitari (con regolare permesso di soggiorno) che, ovviamente, sono andati in posta a ritirare i soldi.
Dopo le elezioni però è arrivata la brutta notizia, pur avendo ricevuto le lettere i figli di extracomunitari non avevano diritto a prendere quei soldi, la clausola sulla nazionalità era scritta in caratteri piccolissimi sul retro della lettera... ora non solo i genitori dei bambini devono restiture subito i 1000 euro con gli interessi, ma rischiano (anche se restituiscono i soldi) una denuncia per falso ideologico e truffa ai danni dello Stato, reati che prevedono fino a 6 anni di carcere e l'espulsione dall'Italia.
Come se non bastasse la Bossi-Fini.

Casa della Legalita

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