10 aprile 2006

SENZA RITEGNO...



Il nano più indagato d’Italia calpesta l’ennesima regola, addirittura pochi secondi prima di entrare in cabina elettorale e votare, ovviamente per se stesso.
Dopo aver giurato (il falso) sulla testa dei suoi figli e aver dato la colpa del suo lifting alla moglie (“io non volevo, è stata un’idea di Veronica”, che però smentiva “non ne sapevo nulla è stata una sua idea”), ora usa anche una signora di novantacinque anni, che, unendo l’utero al dilettevole con il dirigente di una banca nota per il riciclaggio di denaro sporco della mafia, lo ha dato al mondo…
La mamma.
Infatti come protagonista del suo ultimo spot elettorale ha usato sua madre.
Almeno stavolta per l’ingaggio ha risparmiato qualche soldo, il nano.
“Quale simbolo devo votare?”, chiedeva l’anziana, e lui rispondeva “Metti una croce sul simbolo Forza Italia”, indicando i fotografi con l’indice come in una televendita… come ha fatto l’ultima volta in un confronto televisivo.
Sembrava Simona Ventura quando lancia la pubblicità.
Dopo questo slogan, fuori tempo massimo e decisamente fuori luogo ci si aspettava che votasse fischiettando l’inno di Forza Italia, oltretutto copiato dalla canzone “This is the moment” di Frank Wildhorn , o che suggerisse per chi votare al vicino di cabina.
Ovviamente, secondo le regole, ( è vietato dare indicazioni di voto all’interno dei seggi) il corpulento capellone viene rimproverato dal rappresentante di lista dell’Ulivo, che gli dice bonariamente “Presidente, almeno questo”.
L’amico di Mangano risponde, “Almeno con la mamma…”, ad un secondo no risponde “Siete proprio l’Italia che non vuole bene”.
Non vuole bene a chi, a sua madre?
Ma intanto l’uomo più indagato di Italia 1 ottiene il suo scopo.
Lancia il suo slogan fuori tempo massimo per la campagna elettorale e finisce su giornali e telegiornali.
E parla anche di brogli elettorali e richiede addirittura l'ONU, lui che non ha mai rispettato una regola.
Noi comuni mortali che rispettiamo le regole, invece, aspettiamo il termine delle votazioni, con speranza, fiducia e una malcelata euforia.
Casa della Legalita

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