11 luglio 2008

C'è chi tiene la bocca chiusa e chi...


Riporto l'articolo di un giornale argentino sul presunto SexGate che coinvolgerebbe Berlusconi e la ministra Carfagna...il gusto ci guadagna.

Ma prima una riflessione.
Premetto che di chi fa cosa a chi non me ne può fregare di meno, in genere.
Però se la "cosa" (leggi fellatio) viene fatta da una soubrette al capo dell'opposizione, e questa soubrette senza alcuna esperienza politica viene successivamente nominata ministra nel governo formato proprio dal beneficiario della "cosa" il discorso cambia.
Naturalmente noi comuni mortali non possiamo conoscere il testo della telefonata durante la quale sembra che siano stati usati toni hard.
Il problema è che sono dell'idea che gli elettori dovrebbero sapere come si comporta quotidianamente una persona che ha il potere, che ha molti vantaggi ma per questo deve avere anche delle responsabilità.
Si tratta di gossip quando certe indiscrezioni si riferiscono ad un calciatore ed a una velina, in fondo chissenefrega.
Per esempio se una persona si candida facendo propri certi valori e viene eletto per questo, se poi nella vita di tutti i giorni è il primo a non rispettarli la gente dovrebbe saperlo.
Non mi riferisco a questo caso specifico per due motivi: non ci è permesso conoscere i dettagli della telefonata essendo noi poveri stronzi che poi potremmo farci un'idea (buona o cattiva che sia) della moralità di persone delegate a prendere decisioni importanti per la vita del nostro paese, e poi perché ci penserà chi di competenza a valutare la situazione.
Quello che posso fare è esprimere il mio parere sulle intercettazioni.
Durante un'indagine non dovrebbero essere rese pubbliche per non favorire gli indagati, ma una volta conclusa l'indagine, la gente, quindi anche gli elettori, dovrebbero avere il diritto di sapere come si comporta una persona che prende decisioni anche per noi.
Se uno promette di lottare contro la prostituzione e poi fa le vacanze da turista del sesso si dovrebbe sapere, così chi lo ha votato per quel motivo non lo voterebbe la volta successiva.
Se uno parla di valori cristiani e poi lo beccano in un hotel durante un festino con prostitute e cocaina e una per poco non ci rimane secca per overdose si dovrebbe sapere (vero onorevole Mele?).
Se uno decide i ministri del suo governo non in base alle capacità ma secondo altri metri di giudizio si deve sapere.
E pensare che alla presentazione dei ministri avevo fornito una descrizione per ognuno...leggetevi quella sulla Carfagna nell'archivio dei post.
Ok, sono buono, la riporto.
Pari Opportunità. Mara Carfagna.
Bisognerebbe chiederle se "è vero quel che si dice intorno ai nani" come cantava DeAndré...lei potrebbe saperlo.
Profezia???
Di seguito riporto la traduzione dell'articolo sul contenuto dell'intercettazione pubblicato su un giornale argentino, il link all'articolo originale lo trovate cliccando sul titolo del post.
(Quello con scritto "C'è chi tiene la bocca chiusa e chi..." insomma).
Visto l'andazzo sulle intercettazioni speriamo bene.
Nel peggiore dei casi non portatemi le arance, mi fanno venire l'acidità.


GRABACIONES CON FUERTE CONTENIDO EROTICO

Sexgate a la italiana: el escándalo salpica a Berlusconi y una ministra

Il premier Berlusconi ed una ministra del suo governo sono rimasti coinvolti in un grande scandalo gia' battezzato "sexgate", come quello che dieci anni fa quasi costo' la presidenza degli USA a Bill Clinton, a causa dei suoi confermati giochi di sesso orale nella sala ovale della Casa Bianca con la borsista Monica Lewinsky. Da parecchi giorni, sia la stampa che le chiacchiere del potere politico italiano, soprattutto nelle camere di deputati e senatori, cresce il "si dice". Si dice che nel vaso di Pandora delle 8.400 intercettazioni telefoniche realizzate dalla giustizia per un processo per corruzione a Napoli che potrebbe culminare in un processo penale contro Silvio Berlusconi, ci siano alcune telefonate che non hanno rilevanza penale ma sono un cocktail micidiale per il loro alto contenuto erotico e riferimenti al sesso orale, che gli italiani chiamano "il pompino". Fino ad ora queste intercettazioni non sono finite nelle pagine di alcun giornale o rivista, come sarebbe usuale in questo paese, ne' su alcun sito internet, dove sgorgano come fiumi pettegolezzi di ogni sorta.

Ma il quotidiano la Repubblica cita l'ex viceministro degli Esteri socialista Margarita Boniver, devota alleata di Berlusconi, che riconosce l'esistenza di questi messaggi a luci rosse.

Secondo la stampa, nei dialoghi telefonici Berlusconi e la sua attuale ministro per le Pari Opportunita', Mara Carfagna (37), si scambierebbero frasi dal tono esuberante con allusioni al "pompino". Nell'epoca nella quale furono realizzate queste intercettazioni, il Cavaliere era il capo dell'opposizione e la Carfagna una soubrette di fama crescente nella televisione.

Di una gran bellezza, Mara (Maria del Rosario), era gia' stata la causa di uno scandalo che scoppio' a gennaio dello scorso anno, quando durante la consegna di alcuni premi nei suoi canali televisivi (Berlusconi e' proprietario delle tre maggiori reti commerciali della televisione), l"allora capo dell'opposizione di centro-destra le disse pubblicamente: "Se non fossi sposato, ti sposerei subito".

La seconda moglie di Berlusconi, Veronica Lario, altra gran bellezza e madre di tre figli (il Cavaliere ne ha altri due dal suo primo matrimonio), sfogo' la sua ira in una lettera aperta al marito che pubblico' il quotidiano la Repubblica, esigendo che chiedesse scusa. Berlusconi acconsenti' a soddisfare la richiesta.

Mara e' di Salerno e la sua biografia include attivita' in televisione, nel mondo dello spettacolo e nella vita mondana. Ma ha anche studiato danza classica, canto ed e' laureata in legge.

"Che sarebbe successo se Clinton avesse nominato Monica Lewinsky ministro?", si chiedeva il deputato dell'opposizione Massimo Donadi. L'ex-pm del processo Mani Pulite di Milano, Antonio Di Pietro, duro oppositore in parlamento di Berlusconi, ha segnalato che non si puo' barricare nel privato chi nomina un ministro della repubblica per motivi alieni alle sue funzioni istituzionali.

Di Pietro aveva appena accusato il premier di essere un magnaccia (un argentino direbbe "cafischo", cioe' sfruttatore di donne), dopo la pubblicazione due settimane fa da parte del settimanale L'Espresso di intercettazioni telefoniche con dialoghi tra Berlusconi e l'ex-direttore della RAI, la televisione pubblica, Antonino Sacca', nella quale l'allora capo dell'opposizione e proprietario della compagnia TV rivale, chiedeva al suo amico di piazzare nel mercato cinque soubrettes e attrici di scarso rilievo. In particolare, Berlusconi gli segnalava Antonella Troise. "E' una pazza che dice che le sto rovinando la carriera e si sta facendo pericolosa", disse. Per tutti la richiesta si mostrava come un modo efficace di tenere zitta la Troise, non si sa a riguardo di che.

Per evitare il diluvio che stava per rovesciarglisi addosso, Berlusconi aveva annunciato un decreto del suo governo per proibire la diffusione delle intercettazioni telefoniche. Dopo disse che non c'era bisogno di nuove normative, dopo che i suoi amici l'hanno calmato e i magistrati di Napoli che investigavano hanno affermato che avrebbero distrutto le chiamate telefoniche senza rilievo penale. Ma in Italia e' molto difficile che questo succeda al cento per cento.

In una conferenza stampa, ieri berlusconi ha annunciato che non presentera' un decreto per l'esecuzione immediata ma un disegno di legge che si discutera' in parlamento.

"Nonostante tutto il fango che mi buttano addosso, i sondaggi dimostrano che gli Italiani mi appoggiano ancora", ha assicurato il premier conservatore.


A presto...
...anzi a subito visto che ho una cosa da dire al ministro Scajola.
Veramente sarei anche tentato di chiedere cosa ne pensa di questa storia all'onorevole Italo Bocchino (è quello che guarda nella scollatura della Carfagna nella foto.Giuro, è vero!) ma rischierei di diventare banale.

Grabby











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