PROTESTE PER LE AFFERMAZIONI DI TRAVAGLIO
Il portavoce:"Noi non abbiamo mai avuto il riporto, è già pronta un'azione legale".
Ora vorrei portare all'attenzione di tutti una cosa, visto che si è parlato di rapporti di politici con i mafiosi.
(Sono atti ufficiali di tribunali già resi noti pubblicamente, ma poco diffusi).
Un paio di processi del Culo che Ride.
sporco)
Indagini archiviate a Palermo su richiesta della Procura per scadenza dei
termini massimi concessi per indagare.
Bombe del 1992 e del 1993 (concorso in strage)
Le inchieste delle Procure di Firenze e Caltanissetta sui presunti "mandanti a
volto coperto" delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993
(Milano, Firenze e Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini
d’indagine. A Firenze, il 14 novembre 1998, il gip Giuseppe Soresina ha però
rilevato come Berlusconi e Dell’Utri abbiano "intrattenuto rapporti non
meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma
stragista realizzato". Cioè con il clan corleonese che da vent’anni guida Cosa
Nostra, con centinaia di omicidi e una mezza dozzina di stragi. Aggiunge il
giudice fiorentino che esiste "una obiettiva convergenza degli interessi
politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche
della nuova formazione [Forza Italia]: articolo 41 bis, legislazione sui
collaboratori di giustizia, recupero del garantismo processuale asseritamente
trascurato dalla legislazione dei primi anni 90". Poi aggiunge che, nel corso
delle indagini, addirittura "l’ipotesi iniziale [di un coinvolgimento di
Berlusconi e dell’Utri nelle stragi] ha mantenuto e semmai incrementato la
sua plausibilità". Ma purtroppo è scaduto "il termine massimo delle indagini
preliminari" prima di poter raccogliere ulteriori elementi.
Il gip di Caltanissetta Giovanni Battista Tona ha scritto: "Gli atti del fascicolo
hanno ampiamente dimostrato la sussistenza di varie possibilità di contatto
tra uomini appartenenti a Cosa Nostra ed esponenti e gruppi societari
controllati in vario modo dagli odierni indagati [Berlusconi e Dell’Utri]. Ciò di
per sé legittima l’ipotesi che, in considerazione del prestigio di Berlusconi e
Dell’Utri, essi possano essere stati individuati dagli uomini
dell’organizzazione quali eventuali nuovi interlocutori". Ma "la friabilità del
quadro indiziario impone l’archiviazione".
C’è, infine, la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta, che il
23 giugno
Capitolo15 intitolato esplicitamente "I contatti tra Salvatore Riina e gli on.
Dell’Utri e Berlusconi", si legge che è provato che la mafia intrecciò con i
due "un rapporto fruttuoso quanto meno sotto il profilo economico".
Talmente fruttuoso che poi, nel 1992, "il progetto politico di Cosa Nostra sul
versante istituzionale mirava a realizzare nuovi equilibri e nuove alleanze
con nuovi referenti della politica e dell’economia". Cioè a "indurre nella
trattativa lo Stato ovvero a consentire un ricambio politico che, attraverso
nuovi rapporti, assicurasse come nel passato le complicità di cui Cosa Nostra
aveva beneficiato".
Tanto per dire, visto che se si fa notare ad alcune persone che Berlusconi è rientrato nelle indagini per gli omicidi di Falcone e Borsellino e che sono state archiviate solo per scadenza dei termini si mettono a ridere e dicono "Addirittura" come se lo scemo fossi tu.
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