12 maggio 2008

PROTESTE PER LE AFFERMAZIONI DI TRAVAGLIO

Rivolta dei lombrichi di tutto il mondo per essere stati paragonati a Schifani.
Il portavoce:"Noi non abbiamo mai avuto il riporto, è già pronta un'azione legale".



Nella foto alcuni manifestanti. Secondo gli organizzatori erano oltre un milione, per la questura quattro.



Ora vorrei portare all'attenzione di tutti una cosa, visto che si è parlato di rapporti di politici con i mafiosi.
(Sono atti ufficiali di tribunali già resi noti pubblicamente, ma poco diffusi).

Un paio di processi del Culo che Ride.

Mafia (concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro

sporco)

Indagini archiviate a Palermo su richiesta della Procura per scadenza dei

termini massimi concessi per indagare.

Bombe del 1992 e del 1993 (concorso in strage)

Le inchieste delle Procure di Firenze e Caltanissetta sui presunti "mandanti a

volto coperto" delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993

(Milano, Firenze e Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini

d’indagine. A Firenze, il 14 novembre 1998, il gip Giuseppe Soresina ha però

rilevato come Berlusconi e Dell’Utri abbiano "intrattenuto rapporti non

meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma

stragista realizzato". Cioè con il clan corleonese che da vent’anni guida Cosa

Nostra, con centinaia di omicidi e una mezza dozzina di stragi. Aggiunge il

giudice fiorentino che esiste "una obiettiva convergenza degli interessi

politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche

della nuova formazione [Forza Italia]: articolo 41 bis, legislazione sui

collaboratori di giustizia, recupero del garantismo processuale asseritamente

trascurato dalla legislazione dei primi anni 90". Poi aggiunge che, nel corso

delle indagini, addirittura "l’ipotesi iniziale [di un coinvolgimento di

Berlusconi e dell’Utri nelle stragi] ha mantenuto e semmai incrementato la

sua plausibilità". Ma purtroppo è scaduto "il termine massimo delle indagini

preliminari" prima di poter raccogliere ulteriori elementi.

Il gip di Caltanissetta Giovanni Battista Tona ha scritto: "Gli atti del fascicolo

hanno ampiamente dimostrato la sussistenza di varie possibilità di contatto

tra uomini appartenenti a Cosa Nostra ed esponenti e gruppi societari

controllati in vario modo dagli odierni indagati [Berlusconi e Dell’Utri]. Ciò di

per sé legittima l’ipotesi che, in considerazione del prestigio di Berlusconi e

Dell’Utri, essi possano essere stati individuati dagli uomini

dell’organizzazione quali eventuali nuovi interlocutori". Ma "la friabilità del

quadro indiziario impone l’archiviazione".

C’è, infine, la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta, che il

23 giugno 2001 ha condannato 37 boss mafiosi per la strage di Capaci: nel

Capitolo15 intitolato esplicitamente "I contatti tra Salvatore Riina e gli on.

Dell’Utri e Berlusconi", si legge che è provato che la mafia intrecciò con i

due "un rapporto fruttuoso quanto meno sotto il profilo economico".

Talmente fruttuoso che poi, nel 1992, "il progetto politico di Cosa Nostra sul

versante istituzionale mirava a realizzare nuovi equilibri e nuove alleanze

con nuovi referenti della politica e dell’economia". Cioè a "indurre nella

trattativa lo Stato ovvero a consentire un ricambio politico che, attraverso

nuovi rapporti, assicurasse come nel passato le complicità di cui Cosa Nostra

aveva beneficiato".


Tanto per dire, visto che se si fa notare ad alcune persone che Berlusconi è rientrato nelle indagini per gli omicidi di Falcone e Borsellino e che sono state archiviate solo per scadenza dei termini si mettono a ridere e dicono "Addirittura" come se lo scemo fossi tu.


Casa della Legalita

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